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Giacomo Scala |
PALERMO – In Sicilia non ci sono precipitazioni da
diversi mesi e, come se non bastasse, gli eccessi termici delle ultime
settimane, con picchi di molto superiore ai quaranta gradi, hanno provocato
ingenti danni agli allevamenti ed alle coltivazioni in genere. Per gli agricoltori
siciliani è sempre più difficile ricorrere all'irrigazione di soccorso per
salvare le produzioni, dagli ortaggi alla frutta, ma anche i vigneti e gli
uliveti. Ciò è dovuto al fatto che sono triplicati i costi e addirittura in
diverse zone agricole irrigue l’acqua non arriva a causa di una rete colabrodo.
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ON. Totò Cascio |
Diverse regioni hanno presentato o stanno per presentare la richiesta di stato
di calamità naturale al Ministero delle Politiche Agricole. La misura, come ha
spiegato il ministro Maurizio Martina, prevede per le aziende la sospensione
delle rate dei mutui, il blocco dei contributi e l'accesso al Fondo di
solidarietà nazionale. Sicilia Futura chiede al governo regionale la
dichiarazione dello stato di calamità e l’immediata delimitazione delle aree danneggiate
dalla persistente siccità e dall'eccezionalità degli eccessi termici delle
ultime settimane che stanno provocando effetti devastanti sulle produzioni agricole. Per ridurre la
pressione delle prossime scadenze delle cambiali agrarie, previdenziali e
fiscali, e per indennizzare i viticoltori dai danni subiti, bisogna
immediatamente procedere alla dichiarazione dello stato di calamità anche per
il comparto viticolo.
Inoltre occorre chiedere al governo nazionale di reperire
risorse finanziarie sufficienti, quantificabili in non meno di 100 milioni di
euro, per ristorare le imprese agricole siciliane ed evitarne il sicuro
fallimento, nonché sbloccare immediatamente tutti i pagamenti delle misure
agro-ambientali, già maturati dalle aziende agricole siciliane, che ammontano a circa 200 milioni di euro e
che, per ragioni meramente burocratiche, non vengono erogati da alcuni anni.
Lo
affermano il deputato regionale di Sicilia Futura, Totò Cascio, e il segretario
regionale organizzativo Giacomo Scala.
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