PALERMO – "Le recenti primarie del Pd hanno
registrato nella nostra Regione strane anomalie: noi di Sicilia Futura siamo
stati ben lieti di dare un contributo, pur non avendo candidati e non essendo
iscritti. Tuttavia ci sentiamo renziani doc, anzi meglio di tanti che tali si
definiscono dentro il partito, salvo poi ordire spiacevoli tradimenti
registrati dove magari si pensava di creare imbarazzo. Ed è il caso di
Caltanissetta dove è evidente che alcuni renziani ufficiali del Pd siano in
enorme difficoltà se hanno preferito votare per altre mozioni. Peraltro il
nostro contributo è stato visibile e riconosciuto e, al netto del fastidio da
qualcuno patito, con generosità messo al servizio di un obiettivo importante:
la governabilità del Paese. Il confronto politico dentro il centro sinistra ora
più che mai non può essere rinviato. Certamente non attiene alle questioni di
questo governo regionale, essendo irrilevanti le sue attuali dinamiche. Ci
interessa invece la prospettiva. E ci interessa di più la verifica elettorale
vera, quella che realmente conta e che chiarirà le posizioni sul campo. Sicilia
Futura ha già espresso la sua posizione: le primarie di coalizione, rilanciate da Davide Faraone,
per scegliere il candidato presidente sono imprescindibili. Si rinunci alla
tentazione di investiture dall'alto (che i cittadini punirebbero), si
definiscano subito il perimetro della coalizione e regole trasparenti.
Ci vorrà il massimo sforzo e la più grande umiltà per
convincere gli elettori ad avere ancora fiducia per il dopo Crocetta". Lo
afferma Nicola D'Agostino, segretario regionale di Sicilia Futura e deputato
all'Assemblea regionale siciliana.
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