giovedì 6 aprile 2017

CRITICITA' RETE OSPEDALIERA PROVINCIA DI MESSINA; STAMANE A ROMA ON. BEPPE PICCIOLO ANCHE AL MINISTERO DELLA SALUTE PER ESPORRE E TENTARE DI RISOLVERE LE PROBLEMATICHE RIGURDANTI IL TERRITORIO MESSINESE. OTTIMISMO SUL MANTENIMENTO DELLE ATTUALI AMBULANZE MEDICALIZZATE MSA DEL SUES-118 ED ADEGUAMENTO DEL SISTEMA NELLE ALTRE PROVINCE “NON E' CERTAMENTE UN ATTO DOVUTO DAL MINISTERO IL MANTENIMENTO DELL'ATTUALE SISTEMA – HA SOTTOLINEATO PICCIOLO - MA CON IL BUON SENSO E LA FORZA DEI NUMERI SIAMO CERTI CHE VERRANNO ACCOLTE LE NOSTRE RICHIESTE, CHE TROVANO FONDAMENTO NELLE PECULIARITIA' DEL TERRITORIO E NEL BUON ESITO DELLA SPERIMENTAZIONE FINORA CONDOTTA SOLO NELLA PROVINCIA MESSINESE”



Resto ottimista sul buon esito dell'accoglimento delle richieste che stamane presenterò anche a Roma al Ministero della Salute, direttamente al sottosegretario on. Davide Faraone, riguardanti l'ottimizzazione e la risoluzione di tutte quelle problematiche che riguardano la nuova rete ospedaliere nel territorio messinese"

Lo afferma il capogruppo all'Ars di Sicilia Futura on. Beppe Picciolo che vola nella Capitale con una risoluzione scritta, contenente i “rimedi” minimi per dare compiutezza alla nuova rete ospedaliera, approvata nei giorni scorsi a Palermo e Roma, ma che richiede alcuni correttivi per dare risposte vere e permettere quel cambio di passo tanto auspicato per la sanità locale.

“In particolare – ha sottolineato Picciolo - presenterò al sottosegretario Faraone i singoli correttivi per i presidi ospedalieri oltre ad un'analisi dettagliata, per la quale mi sono avvalso della preziosa collaborazione di alcuni tecnici qualificati delle singole Aziende e che, auspico, potrà giustificare anche il MANTENIMENTO DI TUTTE LE AMBULANZE DI SOCCORSO DI BASE MSB e garantire il RUOLO UNICO del SISTEMA EMERGENZA-URGENZA nella provincia di Messina. Non si tratta certamente di un atto dovuto dal Ministero o della Regione – ha sottolienato Picciolo - il mantenimento dell'attuale assetto del 118 nella nostra Provincia, poiché va ricordato che l'esistente rappresenta un unicum nel panorama regionale ed una delle poche eccezioni nel panorama nazionale. Di fatto un modello sperimentale collaudato da due anni di successi. Sono comunque convinto che senza battere i pugni sul tavolo e con la ragionevolezza supportata dalla forza dei numeri finora riscontrati, potremo portare avanti ed ottimizzare ulteriormente il sistema di emergenza-urgenza basato su un numero di ambulanze di base che non si discosti molto dal modello attuale, fermo restando che questo continuerebbe ad essere sempre la prosecuzione di un modello “sperimentale”, giustificabile con le peculiarità sopratutto orografiche del nostro territorio e, per i risultati raggiunti, da provare ad esportare nelle altre province siciliane. Nessuna minaccia dunque, solo “buon senso” per trovare la quadratura giusta che non mortifichi il lavoro sin qui svolto e per dare a tutti i siciliani una sanità moderna basata su criteri di vera efficacia ed efficienza, eliminando, una volta a regime, anche inutili doppioni poco funzionali”.

QUESTA LA RISOLUZIONE CHE VERRÀ PRESENTATA STAMANE DALL'ON. PICCIOLO AL SOTTOSEGRETARIO ALLA SALUTE, ON. DAVIDE FARAONE:

PREMESSO che in Sicilia 

La nuova rete ospedaliera, che delinea il nuovo sistema di rete, indica per ogni area geografica, i DEA di II livello (centri Hub), i DEA di I livello (Spoke), i presidi di base (PS di base) e gli ospedali delle zone disagiate (PS zona disagiata), ma non identifica il livello di riferimento del relativo Presidio Ospedaliero, a cui i DEA/PS dovranno fare riferimento e che comunque dovrebbero garantire le specialità previste nel DM.70/2015. Per quanto ad oggi previsto, si parla di un sistema per intensità di cure che di fatto con l’attuale riorganizzazione non troverà riscontro pratico nell’assistenza.

Al contempo pur avendo previsto tre livelli funzionali, HUB/SPOKE/BASE, non vi è prevista alcuna integrazione funzionale fra tali livelli sia al loro interno che con il Sistema di Emergenza Territoriale 118. Ma cosa ancora più grave è che di fatto dalle reti, si è escluso tutto la parte assistenziale che grava sui presidi di Base, cha sarà la componente assistenziale più diffusa sul territorio ma che non trova riscontro nel trattamento in acuto e presa in carico dei pazienti che si rivolgono a tale struttura. E’ ovvio quindi che è necessaria una revisione e il potenziamento della rete dei trasporti secondari urgenti al fine di garantire i trasporti da strutture a bassa intensità di cure verso strutture ad elevata complessità specialistica afferenti alle reti tempo dipendenti.

Considerato che appare indispensabile immediatamente dare seguito al 

BANDO DEI CONCORSI ESPLETATI E DA ESPLETARE PER METTERE IN SICUREZZA GLI OSPEDALI;

Considerato che appaiono indispensabili numerosi correttivi essenziali ed indispensabili per integrare nella Provincia di Messina la Rete Ospedaliera neo approvata dal Ministero si propone la seguente Risoluzione che contiene, a giudizio del proponente alcuni tra i più urgenti correttivi che l'Assessorato Regionale alla Salute dovrà porre in atto immediatamente:

Per gli Ospedali riuniti di MILAZZO- BARCELLONA:

L’Ospedale di Barcellona, allocato in posizione baricentrica nella rete dell’ictus oltre a conservare le specialità già presenti, mantenere lo Spoke di Neurologia identificando la struttura come polo neurologico il che permetterebbe il trattamento in acuto per i pazienti che non avrebbero la finestra temporale per raggiungere il Policlinico ed in sinergia con l’HUB del Policlinico il ricovero ed il trattamento medico e riabilitativo dei pazienti dopo procedure di riperfusione effettuate all’HUB. In Tale contesto si dovrebbero prevedere i posti letto anche per la riabilitazione cardio-polmonare e il Servizio di Oncologia. Attivazione della rete integrata di Telemedicina tra tutte i presidi Ospedalieri territoriali per ottimizzare la offerta di primo intervento con diagnostica centralizzata H24 presso il centro Hub di riferimento provinciale. 

L’ospedale di Milazzo il mantenimento dell’otorino quale struttura complessa.

Immediato potenziamento del PS con raddoppio dei turni di guardia medica ed infermieristica all'interno dello stesso preliminare a qualsivoglia modifica del PS di Barcellona che deve essere comunque mantenuto come Punto di Primo Intervento avanzato con la presenza del Rianimatore h24 all'interno del Cutroni-Zodda (visto che il reparto di Rianimazione viene comunque preservato all'interno del nosocomio barcellonese )

Per i Presidi Ospedalieri di PATTI e S.AGATA:

Tali presidi dovranno essere classificati come primo livello SPOKE con la rapida attivazio degli 8 posti letto di UTIC a S.Agata Militello che sono funzionali sia al trattamento dei pazienti all’interno della rete IMA che il ricovero di quelli trattati a Patti. Ed a Patti il servizio di Otorinolaringoiatra appare indispensabile nel suo mantenimento. 

Per il Presidio di TAORMINA:

Mantenimento della Brest Unit, tra le più importanti della Sicilia.

Per l'Hub POLICLINICO UNIVERSITARIO di Messina:

Mantenimento del P.S. Pediatrico e relativa unità operativa:Il Pronto soccorso pediatrico dell’ “AOU” Policlinico G. Martino rappresenta l’unico centro in Sicilia che partecipa allo studio multicentrico sulla sicurezza dei farmaci e vaccini in bambini ricoverati tramite pronto soccorso coordinato dal Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute (CNESPS) dell’Istituto Superiore di Sanità. Lo studio è stato condotto fino al 2009 in quattro dipartimenti pediatrici. Durante la campagna vaccinale dell’autunno-inverno 2011-2012 la rete di ospedali pediatrici italiani è stata allargata ad altri: l’Istituto Giannina Gaslini di Genova; l’Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino; il Dipartimento di Pediatria dell’Università di Padova; l’Ospedale Pediatrico Meyer di Firenze; l’Azienda Ospedaliera di Perugia; l’Azienda Ospedaliera di Terni; l'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma; il Policlinico Agostino Gemelli di Roma; l’Azienda Ospedaliera Santobono-Pausilipon di Napoli, e l’ “AOU” Policlinico G. Martino. Lo studio, oltre alla valutazione della sicurezza ed efficacia del vaccino antiinfluenzale stagionale, ha permesso di mettere in evidenza e/o confermare segnali di reazioni avverse ad alcuni farmaci, che sono stati di supporto a decisioni regolatorie.

L’“AOU” Policlinico G. Martino è stata particolarmente produttiva sia in termini di bambini arruolati, che per gli importanti risultati raggiunti nella definizione del profilo rischio/beneficio e nel miglioramento dell’appropriatezza prescrittiva di farmaci utilizzati in pediatra. 

La unità Complessa di Reumatologia sembra che sia stata ripristinata dopo l'errore iniziale della esclusione.

Per l'Azienda Ospedaliera PAPARDO:

Mantenimento delle strutture semplici di Reumatologia, Endocrinologia. Potenziamento di Ematologia e Malattie Infettive che appaiono troppo penalizzate con rivisitazione del numero dei posti letto erroneamente attribuiti in pianta organica al Papardo ( psichiatria ) ed invece in quota Asp e rimodulazione di altri posti letto non funzionali alla mission Aziiendale ( chirurgia pediatrica ad esempio ).

Per il Piemonte-Ircss:

rimodulazione della funzionalità e della nomenclatura di alcune strutture complesse per omologarle più coerentemente alla missione riabilitativa di altissimo livello del Centro 

per le RETI TEMPO DIPENDENTI:

Il DM 70 del 2/4/2015 recante “Regolamento per la definizione degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all’assistenza ospedaliera” intende ridurre - nella fase acuta - la mortalità o gli esiti invalidanti nella popolazione che ricorre alle cure sanitarie direttamente per il tramite dei pronto soccorso o del 118.

A tale riguardo, le reti tempo dipendenti, costituiscono l’esempio esplicativo del Sistema di Rete assistenziale nell’emergenza dove l’individuazione di un percorso assistenziale supera le logiche organizzative di ogni singola Azienda Sanitaria, integrando la rete dei servizi territoriali con le rete ospedaliera, aggregando le risorse disponibili delle singole Aziende che diventano in tal modo patrimonio comune.

Ne consegue, per garantire continuità assistenziale secondo le intensità di cure nell’ambito della Regione Siciliana, la seguente riclassificazione naturale dei presidi ospedalieri:

• il presidio ospedaliero di base avrà un PS che garantirà l’Emergenza Base della Rete Ospedaliera;

• il presidio ospedaliero di primo livello avrà un PS DEA SPOKE;

• il presidio ospedaliero di secondo livello avrà un PS DEA HUB;

Per il MANTENIMENTO DELLE ATTUALI AMBULANZE MEDICALIZZATE MSA DEL SUES-118 ED ADEGUAMENTO DEL SISTEMA NELLE ALTRE PROVINCE si dovranno rivedere:

L’organizzazione del SUES 118 che funge da cerniera ed è direttamente connessa alla rete ospedaliera facendosi carico del trasferimento dei pazienti sia in autopresentazione ai PS/DEA che dopo trattamento, garantendo al contempo l’assistenza domiciliare in urgenza anche agli abitanti di zone non densamente popolate.

Tale modello, trasforma l’emergenza territoriale in un modello virtuoso di assistenza, sia alla popolazione che alla rete ospedaliera, per i trasferimenti secondari urgenti dai presidi ospedalieri, pone le basi ad un nuovo modello la cui attività principale - la chiamata del cittadino – sarà affiancata dalla “chiamata” della rete ospedaliera per i trasferimenti secondari urgenti.

Tale organizzazione presuppone - tuttavia - un correttivo sul numero delle ambulanze medicalizzate che non potrà essere rapportata al territorio di competenza né all’Hub di riferimento che ne allunga i tempi di percorrenza e di impegno. Diventa imprescindibile quindi la medicalizzazione delle ambulanze in numero sufficiente a garantire sia il soccorso primario che il secondario urgente.

La provincia di Messina al Momento era l’unica Provincia in ambito regionale e tra le poche in ambito Nazionale ad avere sin dal 2015 procedure condivise con tutti le Aziende Sanitarie presenti sul territorio e la C.O. 118 del relativo Bacino

- IMA delibera ASP n. 993 del 21/04/2015

- ICTUS delibera ASP n. 1123 del 6/05/2015

- Inoltre era l’unica Provincia in ambito regionale e tra le poche in ambito nazionale ad avere strutturato un protocollo i cui Presidi Ospedalieri sono stati strutturati per specialità e quindi l’accesso al PS del relativo presidio potrà dare assistenza relativamente alle risorse presenti, superando il concetto di invio al PS/DEA più vicino; in tal senso si è disciplinato l’accesso dei pazienti soccorsi dal SUES-118 mediante la stesura del “Protocollo Provinciale del Sistema di Rete dell’Urgenza-Emergenza, PS/DEA, SUES-118, Reti Ospedaliere”. delibera ASP n.1574 del 30/06/2015”.

Pertanto bisognerà garantire il MANTENIMENTO DI TUTTE LE AMBULANZE DI SOCCORSO DI BASE MSB e garantire il RUOLO UNICO del SISTEMA EMERGENZA-URGENZA  

Ai sensi dell’art.100 dell’ACN di Medicina Generale “ le Regioni possono attivare i meccanismi per l’inquadramento nel ruolo sanitario della dirigenza medica dei medici incaricati a tempo indeterminato ai sensi dell’art. 92 del presente Accordo, e sulla base del disposto dell’art. 8, comma 1bis del D.lgs. 502 del 30/12/92 e successive modificazioni ed integrazioni, nonchè del DPCM 8 marzo 2001” e dell’art. 10 dell’Accordo Integrativo Regionale di emergenza sanitaria territoriale, si chiede il passaggio alla dipendenza dei medici in servizio nel SUES-118 nelle rispettive Aziende Sanitarie Provinciali di competenza.

On. Beppe Picciolo

Nessun commento:

Posta un commento