ALCAMO: Si apprende, dalla stampa, con grande disappunto, della scelta operata dall'Amministrazione Comunale di Alcamo di chiudere, definitivamente, la biblioteca multimediale, trasferendo, in una forma inusuale, il suo patrimonio librario e multimediale, frutto di un ventennio di investimenti e di sacrifici umani, nella civica biblioteca Sebastiano Bagolino, di fatto azzerando un percorso culturale virtuoso, inizialmente unico in Italia, invidiato da molte realtà, nato durante la primavera alcamese ed implementatosi negli anni grazie alla generosità, alla lungimiranza e alla determinazione delle amministrazioni che si sono succedute.
Un’altra sconfitta per l’identità culturale della città e per la singolare originalità che ne nutriva l’humus dello sviluppo di un intero comprensorio e di diverse generazioni di giovani, la cui linfa vitale non è mai stata nelle vetrine dei grandi eventi, nei lustrini appariscenti delle esibizioni organizzate, ma nelle pieghe nascoste, nei mille fuochi accesi per le mille iniziative che hanno formato il tessuto di una cultura e che la fanno vivere, la nutrono, non la lasciano ingrigire.
Chiude e per sempre la «Biblioteca Multimediale» collocata all’interno della ex Chiesa di San Giacomo de Spada e che era l’approdo per chiunque volesse capire i fenomeni del nuovo mondo, i temi della migrazione, le culture del diverso. Lì si trovavano saggi, testi poetici, riviste, libri per ragazzi, dvd, cd, video, di ogni Paese del mondo. Lì si incontravano i giovani che intendevano conoscere, il territorio, gli usi, i costumi, insomma la cultura che andavano a incontrare diventando più grandi con un linguaggio nuovo e avveniristico. La chiusura di questo luogo, il suo parziale trasferimento alla biblioteca centrale, sono un segno eclatante di una città che diventa più povera. Più povera di spirito, di occasioni, di itinerari. Ma l’arretramento non finisce qui. L’Amministrazione Surdi, sorda al pianto di dolore della cultura alcamese, sottrae, definitivamente, al palazzo dell’ex Collegio dei Gesuiti la grande raccolta di strumenti musicali, provenienti da ogni parte del mondo, donata alla Città di Alcamo, con grande amorevolezza e gesto di generosità, dal Maestro Fausto Cannone, dopo un lungo iter determinatosi durante la precedente consiliatura. La ricchezza di una città sta, anche, nella biblioteca multimediale, nel museo Gaspare Cannone degnamente allocato nella principale struttura museale alcamese. Sta, la ricchezza culturale, nella diversità, nella varietà delle proposte, delle occasioni. Non importa che le cogliamo, che le frequentiamo. Ci basta sapere che esistono. Perché quei luoghi appartati della cultura, quelle frequentazioni artistiche, quelle iniziative marginali danno energia a tutta la città, anche a chi la percorre, ignaro di una così singolare presenza.
Proprio mentre la società ci chiede più cultura, più occasioni di confronto, più arte, l’Amministrazione Surdi smantella la cultura e l’arte determinando una reazione dei nostri sentimenti confusi intorno ad un problema che nessuno, nella città di Cielo, avrebbe voluto affrontare.
Alcamo, 20 gennaio 2017
La Segreteria Comunale di Sicilia Futura
Nessun commento:
Posta un commento