martedì 24 gennaio 2017

SICILIA FUTURA GIOVANI: EMERGENZE: CHI DEVE FARE, COSA, COME E QUANDO.


Alla luce di quanto accaduto nella tragica vicenda dell’albergo a Rigopiano, comune di Farindola in provincia di Pescara, con il nostro movimento giovanile “Sicilia Futura Giovani” avanziamo l’invito e l’esortazione a tutti i livelli istituzionali,  dai Comuni fino alla Regione, a porre in essere tutte le misure che consentano di salvaguardare le vite umane in casi di emergenza.
L’Italia è un paese che si distingue sempre quando entrano in gioco le emergenze, con l’ecomiabile lavoro di volontari della Protezione Civile e delle Forze dell’ordine, di quanti volontariamente nel loro piccolo apportano un grande contributo. Non entriamo nei dettagli delle spiacevoli tragedie che hanno coinvolto la Nazione, se non quella di esprimere solidarietà ai familiari delle vittime e scongiurare che tradedie come queste non si consumino più.
Il Capo Dipartimento della Protezione Civile Italiana l’Ing. Fabrizio Curcio, in alcune trasmissioni televisive, dichiarava che il problema maggiore in Italia è la scarsa prevenzione, da lì dobbiamo partire per essere pronti alle emergenze prevedibili, come la neve ed altri fenomeni. Essere in linea con gli input della Protezione Civile consentirebbe ai Comuni di affrontare meglio le emergenze e soprattutto salvaguarderebbe qualche vita umana in più.
Facciamo nostro la nota diramata stamane dall’Ing. Calogero Fori, Capo Dipartimento della Protezione Civile in Sicilia, ai Sindaci dei Comuni Siciliani, in cui si invitano gli enti a dotarsi di strumenti idonei ad essere pronti a fronteggiare le emergenze, nelle varie ipotesi di rischio, la predisposizione dei piani comunali di emergenza, la gestione dei primi soccorsi e interventi urgenti , la predisposizione di strutture di emergenza, l’utilizzazione del volontariato.
Un primo passo dei Comuni è dotarsi del Piano di Protezione Civile per la definizione di procedure chiare e condivise che consentano la definizione di CHI DEVE FARE COSA COME E QUANDO.

Avere il quadro chiaro delle risorse umane, di materiali, di mezzi adeguati e di attrezzature efficienti di cui ogni Comune dispone o può disporre direttamente o indirettamente anche tramite accordi con le realtà locali, le modalità di impiego e attivazione, anche in convenzione, delle Organizzazioni di volontariato di protezione operanti nei rispettivi territori.
I Comuni, I sindaci che costituiscono l’Autorità locale di Protezione Civile, quindi ricade su loro la responsabilità, oltre agli adempimenti richiesti dal Dipartimento di Protezione Civile Nazionale e Regionale, dovrebbero coinvolgere le loro Comunità in attività di Simulazioni di Pericoli per sensibilizzare tutti e accrescere la consapevolezza di apportare il proprio contributo, ragionato ed efficace, nella malaugurata ipotesi di qualche rischio o allarme per il proprio Comune.

Per informazioni e suggerimenti, siamo a Vostra Disposizione,

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